Sul campo del Bodo/Glimt la Juventus vince la sua prima partita in questa edizione di Champions League, dopo tre pari e un ko.
Il finale, 2-3 arrivato solo nei minuti di recupero, rilancia le ambizioni bianconere di arrivare quantomeno tra le prime 24.

Juve fragile e imprecisa
Sul terreno di gioco della matricola norvegese la Juventus parte bene, tirando due volte in porta in dieci minuti con Francisco Conceicao e Manuel Locatelli.
Palleggiare sul campo sintetico e ghiacciato non è facile, e i padroni di casa si trovano nettamente a loro agio nel fraseggiare con la palla tra i piedi, a differenza degli ospiti, che scivolano spesso e perdono palloni con frequenza.
Il Bodo/Glimt si dimostra migliore anche sulle palle inattive, sbloccando su corner al minuto 27 con Ole Blomberg, sfruttando una sponda di Kasper Hogh.
Dopo il gol subito, la Juventus reagisce subito tirando verso la porta occupata dal russo con Vasilje Adzic di testa e poi due volte con Francisco Conceição: il primo tiro del portoghese taglia l'area di rigore e termina fuori senza che nessun calciatore intervenga, il secondo è troppo centrale e permette a Nikita Haikin di salvarsi.
Entra Yildiz e la Juve la ribalta
La ripresa inizia con una novità (Kenan Yildiz per Vasilje Adzic, uno dei peggiori nella prima frazione) e con l'immediato gol bianconero: Lois Openda ristabilisce la parità al 48esimo infilando da pochi passi dopo un'azione confusa, con Fabio Miretti a terra a reclamare un penalty e poi una carambola che ha permesso al belga di tirare indisturbato.
Al 54esimo arriva il sorpasso Juve dopo una bella azione in profondità rifinita da Kenan Yildiz e finalizzata da Fabio Miretti, ma il giovane centrocampista piemontese viene 'tradito' dal fuorigioco di Lois Openda nella costruzione dell'azione, e l'1-2 viene annullato.
Ma per il ribaltone è questione di minuti: i due interpreti precedenti confezionano un'altra manovra ficcante sull'out sinistro e, questa volta, Fabio Miretti veste i panni dell'assistman per Weston McKennie, che di testa segna il secondo gol dei bianconeri.
La Juventus insiste e ci prova ancora, prima con Kenan Yildiz, forse un pizzico egoista, e poi con Francisco Conceição, che esalta ancora una volta i riflessi del portiere dei norvegesi.
Finale emozionante
Nella parte finale di gara i bianconeri però si rilassano, forse pensando di avere già in tasca il risultato, schiacciandosi troppo dietro: Juan Cabal, entrato poco prima, commette un fallo sciocco ed è penalty, realizzato al minuto 87 da Sondre Fet.
Ma non è finita qui: Sondre Fet rischia di segnare il 3-2 a cavallo del novantesimo, la Vecchia Signora si salva miracolosamente e, nella ripartenza, trova il gol vittoria con Jonathan David, dopo un'azione ancora orchestrata da Kenan Yildiz.
Poco dopo c'è tempo anche per due chance del 2-4, ma prima il centravanti canadese si fa respingere il tiro a botta sicura da un difensore norvegese, dopo un altro assolo del turco, poi Edon Zhegrova spreca malamente.
