Juraj Kucka il Milan lo sente ancora dentro: "Ho avuto l'occasione di giocare in uno dei più grandi club del mondo". L'euforica reazione che ha avuto quando si è reso conto che avrebbe avuto la possibilità di sfidare il Diavolo in Champions League la dice lunga su quali sono, ancora oggi, i suoi sentimenti nei confronti dell'unico vero top team europeo di cui ha avuto il privilegio di vestire la maglia.
"Non servono tante parole per quell'esultanza: ero troppo felice. Io sono un tifoso del Milan, sono legato al Milan. Giocare contro di loro, qui, in Champions, è qualcosa di speciale", ha ammesso il centrocampista dello Slovan Bratislava alla vigilia della sfida contro i rossoneri: "Mi auguro un Milan che soffra un po', come succede di solito contro le squadre un po' più deboli".
Anni difficili
Erano anni molto difficili, quelli, per un Diavolo costretto a vedere come la Juventus inanellava uno scudetto dietro l'altro, dovendosi accontentare delle briciole che, nel migliore dei casi, erano sinonimo di qualificazione in Champions League.
Prova ne sia che quando Kucka arrivò a Milanello nell'estate del 2015, il Milan aveva vinto l'ultimo suo trofeo quattro anni prima: la Supercoppa italiana del 2011, eredità diretta dello scudetto conquistato la stagione precedente.

Lo scoraggiato popolo milanista, però, si accorse sin dal suo arrivo che lo slovacco avrebbe fatto di tutto per dimostrare di meritate l'opportunità che i dirigenti rossoneri avevano deciso di dargli: "Un trattore, un calciatore che sentiva la maglia come pochi", ricordano ancora oggi i tifosi.
Prova ne sia che, quando il Milan decise di cederlo al Trabzonspor per ingaggiare Lucas Biglia, non furono in pochi a storcere il naso per quello che, effettivamente, si rivelò uno dei tanti errori commessi da un club che in quegli anni stava cercando, invano, di ritrovare la propria identità smarrita: "Ci sarebbe piaciuto vederlo giocare con Kessié", ammettono

Il momento più bello
Tra il 28 agosto del 2015 e il 7 luglio 2017 - rispettivamente giorno d'arrivo e d'addio al Milan - il tuttocampista slovacco dello Slovan Bratislava, prossimo avversario dei ragazzi di Paulo Fonseca in Champions League, ha disputato 59 gare segnando 4 reti, conquistando l'unico trofeo vinto dai rossoneri tra il 2011 e il 2022: la Supercoppa italiana contro la Juventus.
In quella partita, Kucka rimase in campo per tutti e 120 i minuti di gioco, segnando anche uno dei calci rigori che permisero alla squadra allora allenata da Vincenzo Montella di tornare dal Qatar con la coppa.
"Ho sempre provato a dare il massimo, poi non ci riesci in ogni partita a vincere. Ma per impegno ho dato tutto e questo piaceva ai tifosi. Ho combattuto per la maglia. Il momento più bello è la vittoria in Supercoppa contro la Juve".