La storica camiseta blanca del Real Madrid ha varcato le porte del Gewiss Stadium, mischiandosi con i colori nerazzurri della Dea in una notte stellare e ricca di significato. La grande sfida di Champions League ha visto due grandi manager italiani, Ancelotti e Gasperini, scontrarsi alla ricerca di una vittoria di vitale importanza.
I tre punti, al termine di un match giocato a ritmi altissimi, sono andati ai Blancos, trionfanti per 3-2 grazie ai sigilli dei tre fenomeni: Mbappé, Vinicius e Bellingham.
La Dea crea e gioca alla pari con i Blancos
In un primo tempo giocato a viso apertissimo dalle due compagini, il lampo di Mbappé ha fulminato De Roon e la difesa della Dea, costringendo Carnesecchi a raccogliere il pallone dalla rete dopo solo 10 minuti dall'inizio del match.
Cinquantesimo gol in Champions League per il fenomeno francese, protagonista di un controllo orientato perfetto e di un destro letale a tu per tu con l'estremo difensore nerazzurro, impegnato anche tre minuti più tardi da un'altra conclusione potente del 9.
Un avvio sprint del Real che non ha però condizionato la formazione orobica, autore di una reazione feroce e positiva. A caricare ancora di più l'ambiente nerazzurro è stato l'infortunio dell'ex giocatore del PSG, fermato da un problema muscolare che lo ha costretto ad abbandonare anticipatamente il terreno di gioco.
Priva della sua nuova stella, la compagine spagnola ha dovuto fare i conti con un'Atalanta prorompente e propositiva, molto attiva in fase offensiva e capace di trovare spazi pericolosi, chiusi solo in extremis dai tackle di Rudiger e Tchouameni sui tiri di Lookman e De Ketelaere.
Un pareggio ampiamente meritato dalla Dea, trovato a secondi dall'intervallo con il sigillo di CDK, freddo dagli 11 metri sul penalty procurato dall'incursione sorprendente di Kolasinac. Una rete, quella dell'1-1, che ha ristabilito l'equilibrio a Bergamo, dove le due squadre non si sono risparmiate e hanno regalato uno spettacolo unico.
L'uno-due dei "Galattici" non scalfisce la Dea
La partita si è mantenuta vivacissima anche durante la ripresa, dove la formazione di Gasperini ha continuamente macinato gioco creando spesso la superiorità numerica sulle corsie, tallone d'Achille dei Blancos, in emergenza nel reparto difensivo.
Il buon momento dei bergamaschi, però, è stato rovinato dal cinismo dei perni offensivi avversari, aiutati fortunosamente da una deviazione involontaria di Ederson al minuto 56: messo in condizione di tirare indisturbatamente verso la porta, Vinicius Junior ha siglato il nuovo vantaggio ospite.
Il colpo sferrato dagli 11 di Ancelotti ha fatto leggermente vacillare i padroni di casa, sorpresi tre minuti più tardi da una giocata individuale di Bellingham, culminata con un sinistro in diagonale imprendibile per Carnesecchi. Il secondo gol subito in rapida successione non ha però messo ko la Dea.
Una notte stellare, nella quale ha brillato ancora una volta l'11 nerazzurro, Ademola Lookman: solita partenza in conduzione dalla trequarti, palla sul destro, tiro incrociato sul primo palo e 3-2 al 65esimo.
L'assalto finale tentato dai bergamaschi nell'ultimo frangente di gara ha creato diversi grattacapi ai difensori avversari, impensieriti dal sinistro rasoterra di Samardzic e dal destro alto di Ruggeri. Queste sono solo due delle molte chance create dalla compagine orobica, vicinissima poi alla rete del pareggio, allo scadere, con un gol letteralmente mangiato dal subentrato Retegui, il quale ha sparato alto da pochi centimetri illudendo i tantissimi tifosi già pronti ad esultare.

Una Dea che rimane comunque nella zona alta della classifica di Champions, con il Madrid che risale e conquista tre punti che lo tolgono dalla 23esima posizione.
Le dichiarazioni di Gasperini e Ancelotti
Gasperini riconosce la grandezza del Real Madrid e si rammarica: "Sentivamo di poter vincere". Ancelotti, invece, fa chiarezza sull'infortunio di Mbappé e applaude l'Atalanta: "Partita di grande intensità".