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Guardiola ammette che la sconfitta di Madrid è sinonimo della fine di un'era per il City

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Pep Guardiola
Pep GuardiolaJAVIER SORIANO / AFP
"Niente è eterno", ha affermato il tecnico dei Citizens in seguito alla debacle del Santiago Bernabeu, dove la sua squadra è sembrata inerme in ogni momento dell'incontro. Adesso, per il catalano bisogna guardare avanti

Il Manchester City ha perso il secondo turno degli ottavi di finale di Champions League contro il Real Madrid per 3-1, perdendo così il doppio confronto per un totale di 6-3. Una sconfitta pesante che è il culmine di una stagione dove i campioni d'Inghilterra in carica stanno perdendo colpi. Qualcosa di evidente anche in Premier League, dove sono nettamente fuori dalla lotta al titolo e rischiano anche la qualificazione alla prossima Champions.

E a fine gara, uno sconfortato Pep Guardiola ha poi rilasciato ai media alcune dichiarazioni piuttosto eloquenti: "Niente è eterno. Siamo stati una squadra incredibile, ma ora dobbiamo cercare di migliorare passo dopo passo a partire da oggi. In passato siamo stati straordinari, ma ora non più".

Le statistiche di Real Madrid-City
Le statistiche di Real Madrid-CityStats Perform

Poi, il tecnico del City ha voluto guardare subito avanti: "Abbiamo 13 partite (ancora in Premier League) e dobbiamo arrivare tra le prime quattro o cinque per cercare di essere di nuovo in Champions League". Infine, ha chiuso facendo i complimenti al Real: "Ha vinto la squadra migliore, lo ha meritato. Sono stati più bravi. Dobbiamo accettare la realtà e andare avanti".

Real più forte

Il tecnico catalano ha altresì riconosciuto la superiorità del Real Madrid: "Non abbiamo il ritmo che ha il Real in questo momento, volevamo fare molti passaggi e abbiamo concesso il primo gol così presto... poi il secondo.... E quando si corre loro sono molto bravi. Ho incontrato il miglior Real degli ultimi anni. Non c'è altro da fare che congratularsi con loro".