Champions, tutto a gennaio: Atalanta lanciata, Inter in crisi, Juve e Napoli all'ultima chiamata

Gianluca Scamacca e compagni hanno condannato il Chelsea al primo ko europeo
Gianluca Scamacca e compagni hanno condannato il Chelsea al primo ko europeoDAVIDE CASENTINI / NURPHOTO / NURPHOTO VIA AFP

Gli ultimi due turni del maxi girone di Champions si giocano in otto giorni: Dea vicina ai primi otto posti, nerazzurri anche ma attesi due big match, bianconeri in rincorsa e azzurri obbligati a dimostrare di volerlo.

La sesta giornata del maxi girone di Champions League ha lasciato in eredità un quadro che somiglia più a un punto di partenza che a un punto d’arrivo. Siamo a due turni dal gran finale, quello che tra il 20 e il 28 gennaio concentrerà in otto giorni il destino di tutte le squadre.

Prima un turno “normale”, poi la grande abbuffata dell’ottavo e ultimo round, tutto in contemporanea, come il calcio di un’altra epoca. Tornerà la sensazione di perdersi qualcosa mentre guardi qualcosa altro, la frenesia da radiolina, la tensione del risultato che cambia una classifica lunga come un romanzo.

Dentro questo ecosistema - oramai consolidato, dopo il debutto del nuovo formato nella scorsa stagione - le italiane arrivano al rettilineo finale con stati d’animo diversi, ma una certezza comune: nelle due settimane di gennaio ci si gioca un anno intero di ambizioni europee.

Atalanta - 5ª (13 punti)

La rimonta sul Chelsea non è solo una vittoria: è un manifesto. L’Atalanta aveva bisogno di un segnale per trasformare i numeri in status e i tre punti di Bergamo - e siamo già alla terza vittoria consecutiva in Champions - l’hanno fatta volare a quota 13, prima tra le italiane e aggancio al terzo gradino virtuale con PSG e Manchester City. Quinta solo per differenza reti, ma col passo da qualificazione diretta.

La situazione in classifica
La situazione in classificaFlashscore

La squadra di Raffaele Palladino, in Europa, ha ritmo, fluidità e sicurezza, ossia tutto ciò che non ha ostentato in campionato. E per questo la proiezione sulle ultime due giornate è confortante: Athletic Club di Bilbao in casa e poi Union Saint-Gilloise in trasferta.

Un calendario che offre la possibilità matematica e tecnica di puntare a uno dei primi otto posti. Un traguardo che, a questo punto, non è più un sogno, ma un obiettivo realistico.

Inter - 6ª (12 punti)

Da una nerazzurra all’altra cambia tutto, quantomeno, nelle partite che contano. L’Inter si presenta alle ultime due giornate di Champions League reduce da due sconfitte di fila che hanno scoperchiato ciò che già era sotto gli occhi di tutti: la squadra soffre i big match. I ko contro il Liverpool e l’Atlético Madrid sono arrivati nel finale, per dettagli, è vero. Ma sono pur sempre cadute nei momenti di massima pressione ed è difficile ignorarlo.

La situazione in classifica
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Con 12 punti, l’Inter è comunque pienamente nella zona che può valere la qualificazione diretta, ma lo è allo stesso modo della zona playoff. Dipende tutto da gennaio. Il problema? Il calendario è uno dei peggiori possibili: Arsenal a San Siro, poi Borussia Dortmund al Westfalenstadion, uno dei campi più caldi d'Europa. 

Insomma, ci vorrà tutta quella tenuta emotiva smarrita dopo l'ultima, drammatica, finale di Champions. Gennaio sarà, così, una sorta di crash test: due partite che possono definire o disintegrare le ambizioni nerazzurre di evitare i playoff.

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Juventus - 17ª (9 punti)

Bisogna scendere fino alla diciassettesima posizione della classifica per trovare la Juventus, che ha ritrovato un po' di luce grazie alle due vittorie contro Bodo e Pafos. Sei punti che hanno rimesso in carreggiata il sogno europeo, ma che non possono cancellare un rendimento insufficiente rispetto alle ambizioni post-ricostruzione.

La situazione in classifica
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Con nove punti la Juve è in piena corsa playoff, e con due risultati pieni potrebbe anche ritrovarsi catapultata tra le prime otto. Non è probabile, ma non è nemmeno aritmeticamente impossibile. Decisamente più concreto è l’obiettivo di chiudere tra la 9ª e la 16ª, posizione fondamentale per giocare in casa la gara di ritorno dei playoff. 

Il calendario è sicuramente alla portata: prima il Benfica di Mourinho, reduce dal colpo sul Napoli, poi la trasferta nel Principato contro il Monaco. Resta da capire come ci arriverà, la Juve, a gennaio.

Napoli -  23ª (7 punti)

L’ultimo capitolo dell’Italia europea è il più contraddittorio. Il Napoli di Conte vola in campionato, ma precipita in Champions: 7 punti e differenza reti pesante (-5) con solo sei gol fatti e undici subiti. È la squadra dalle due facce, un po' come l’Atalanta, ma a tornei invertiti: brillante in Serie A, irriconoscibile in Europa.

La situazione in classifica
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La sconfitta al Da Luz contro il Benfica è stata la fotografia del problema: non è tanto una questione di qualità dell’avversario, ma di atteggiamento, di intensità. La sensazione diffusa è che il Napoli possa decidere da sé il proprio destino, ma che finora non lo abbia fatto. 

Le prossime due giornate diventano, così, una doppia finale: prima, trasferta in Danimarca, sul campo del Copenhagen; poi il Chelsea al Maradona, in quella che quasi sicuramente sarà una partita da dentro o fuori. Per salire nella fascia 9ª-16ª servono due vittorie e qualche incastro favorevole. Per entrare nei playoff, invece, molto meno, a patto di metterci voglia, convinzione e presenza.