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Champions League: Inter spietata a Rotterdam, contro il Feyenoord decisiva la ThuLa

Lautaro e Dumfries festeggiano dopo il secondo gol
Lautaro e Dumfries festeggiano dopo il secondo golJOHN THYS / AFP
La sfida del De Kuip ha visto la squadra nerazzurra partire in sordina e poi colpire poco prima dell'intervallo, indirizzando così il march nel binario preferito per la squadra di Inzaghi. A inizio ripresa arrivava il raddoppio di Lautaro, seguito dall'errore di Zielinski dal dischetto. Ma il più per la capolista della Serie A sembra ormai fatto

Alla ricerca dei quarti di finale, la capolista Inter ha voluto segnali in Champions League. La trasferta nella sempre insidiosa "vasca" del Feyenoord ha visto la squadra di Simone Inzaghi provarci con un'inedita formazione con Bastoni e Acerbi alternarsi come esterno di sinistra a centrocampo viste le indisponibilità di tutti i laterali mancini in rosa. Ma la prima vera fiammata era dell'ala sinistra ghanese Osman, che dopo tre minuti chiamava Martinez a un salvataggio sul primo palo.

L'africano era senza dubbio uno dei più in alla tra gli uomini in campo, anche perché i padroni di casa spingevano fin da subito consapevoli del fatto che il tentativo di qualificazione andava messo a punto fin da subito grazie al supporto dei tifosi. Il primo tiro dei nerazzurri, oggi in giallo, è arrivato sotto forma di un sinistro di contro balzo da posizione defilata di Acerbi, che però era una caramella per Wellenreuther. Poco dopo, però, si sbloccava la situazione: Dumfries si sganciava bene sulla destra e poi alleggeriva per Barella, il cui cross imbeccava perfettamente sotto porta Marcus Thuram, il cui tocco d'esterno indirizzava il pallone in buca.

Il gol di Thuram
Il gol di ThuramJOHN THYS / AFP / Stats Perform

Una volta stappato lo champagne, l'Inter ha preso fiducia, rintuzzando gli attacchi olandesi sull'out mancino e trovando anche dei buoni contropiedi e prima dell'intervallo Asllani impegnava il portiere avversario con una punizione calciata sotto la traversa. L'inerzia era tutta per i lombardi, che rientravano in campo decisi dopo l'intervallo. E dopo scarsi cinque minuti un'incursione di Bastoni provocava un tiro di Zielinski sul cui rimpallo il polacco ragionava e serviva un Lautaro lasciato troppo solo per calciare a dieci metri di distanza. Quella dell'argentino era una bomba che significava il raddoppio e lo consacrava, con 18 reti, come miglior goleador nerazzurro di sempre in Champions.

Il Feyenoord, però, non ci stava, e dopo qualche minuto una bella iniziativa del solito Osman permetteva a Moder di infilarsi in area e raccogliere un tracciante basso. La sua deviazione di prima, però, sibilava sulla parte alta della traversa. Dopo l'ora di gioco i nerazzurri potevano chiuderla con un rigore assegnato dopo la revisione del Var per fallo su Thuram, ma Zielinski veniva ipnotizzato da Wellenreuther. Al 70esimo toccava al grande ex De Vrij salvare da ultimo uomo e con gran classe su Ueda lanciato a rete, per poi raccogliere l'applauso dello stadio al momento della sostituzione con Bisseck poco dopo. 

Per gli olandesi, sotto nel risultato ma non nel morale, arrivava poi la brutta botta della squalifica di Osman, che vedeva il giallo dopo un fallo su Dumfries che gli farà saltare la sfida di San Siro causa diffida. Il match non aveva più né energie né tempo per emozioni particolari, e mentre Inzaghi effettuava cambi di rito da gestione oculata, Van Persie assisteva all'impotenza assoluta dei suoi. Dopo un inizio a rilento, l'Inter si imponeva così su un campo difficile, mettendo così un'ipoteca importante per il passaggio alla prossima fase.

Le statistiche del match
Le statistiche del matchStats Perform