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Champions League, Inzaghi contro Kompany: l'Inter più solida sfida il Bayern più imprevedibile

Simone Inzaghi assieme al leader della sua difesa, Francesco Acerbi
Simone Inzaghi assieme al leader della sua difesa, Francesco AcerbiMARCO LUZZANI / GETTY IMAGES EUROPE / Getty Images via AFP
I due allenatori, per scelta o per necessità, hanno deciso di percorrere due strade diverse per arrivare alla finalissima che si disputerà il prossimo 31 maggio proprio a Monaco di Baviera.

Quello tra Bayern Monaco e Inter è il quarto di finale più sottovalutato dell'edizione 2024-2025 di Champions League. Le favorite, infatti, sono altrove. A cominciare dal Barcellona di Hansi Flick e Lamine Yamal che, assieme al Borussia Dortmund, sta dalla stessa parte del tabellone e quindi potrebbe essere l'ipotetica rivale in semifinale della squadra che uscirà vincitrice dal duello italo-bavarese.

Dall'altra parte, invece, il Paris Saint Germain, giustiziere del Liverpool agli ottavi, se la vedrà con l'Aston Villa e il quindici volte campione d'Europa del Real Madrid proverà a eliminare l'Arsenal di Mikel Arteta: i blancos disputeranno il quarantesimo quarto di finale della propria storia e, nei precedenti 39 casi, hanno passato il turno in 33 occasioni.

La sfida di Monaco di Baviera
La sfida di Monaco di BavieraFlashscore

Questo, però, non vuol dire che le squadre di Simone Inzaghi e Vincent Kompany non abbiano alcuna chance di arrive in fondo. Stiamo sempre parlando di due club che hanno conquistato otto coppe dalle grandi orecchie (tre i nerazzurri e cinque i tedeschi) e che sono in testa ai rispettivi campionati nazionali.

Due strade diverse

Fin qui, però, le similitudini. Per quanto riguarda il campo, infatti, si sfideranno due squadre molto diverse. Analizzando i dati Opta a disposizione di Diretta-Flashscore News, infatti, salta subito all'occhio come i due allenatori abbiano, per scelta o per necessità, deciso di percorrere due strade differenti, per forma e sostanza, per arrivare alla finalissima che si disputerà il prossimo 31 maggio proprio a Monaco di Baviera.

Delle otto squadre arrivate fino ai quarti di finale, il Bayern (28) è, per gol segnati, secondo soltanto al Barcellona (32) mentre l'Inter è ultimo in classifica con appena 15 reti all'attivo, quattro in meno dell'Aston Villa penultimo.

Il principale pericolo per i nerazzurri è senza dubbio Harry Kane che, da solo, ha segnato dieci gol: una cifra uguale ai due terzi di tutte le reti messe a referto dai nerazzurri. La predilezione dei bavaresi è per i gol segnati da dentro l'area di rigore ben 22, mentre soltanto uno è arrivato dalla distanza.

Un dato, quest'ultimo, non molto lontano da quello interista (12 da dentro e 1 da fuori area). La squadra di Inzaghi, però, non ha trovato nemmeno un'incornata vincente nei precedenti dieci incontri della massima competizione europea, mentre la via aerea è stata sfruttata ben sette volte dal Bayern.

Impenetrabile

Allo stesso modo, l'Inter è una squadra che parte forte, sia nel primo tempo che nella ripresa: i nerazzurri hanno segnato infatti quasi la metà dei propri gol (7) tra il primo quarto d'ora della prima (4) e della seconda (3) frazione. Il Bayern, invece, preferisce l'ultimo terzo di gara: è tra il 61' e il novantesimo che i ragazzi di Kompany diventano ancora più imprevedibili. Non a caso, nell'ultima mezz'ora hanno messo a referto la metà esatta dei propri gol in Champions (14).

Ed è al novantesimo e proprio in Germania (a Leverkusen) che l'Inter ha subito il suo unico gol su azione della sua intera campagna europea. L'altro è, infatti, arrivato dal dischetto. Perché se è vero che l'Inter ha il peggior attacco, è altrettanto vero che quella nerazzurra è la miglior difesa del torneo. I bavaresi, invece, ne hanno presi 14, sei nel primo e otto nel secondo tempo: soltanto il Real Madrid ha fatto peggio (17).