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Champions League, Inter-Kairat: nerazzurri a caccia del primato e del sorriso di capitan Lautaro

Lautaro Martínez
Lautaro MartínezROBERTO TOMMASINI / NURPHOTO / NURPHOTO VIA AFP

Contro il Kairat i nerazzurri possono prendersi la vetta del girone. Chivu ritrova Thuram e incoraggia Lautaro: "Deve sorridere di più, tutti lo ammiriamo per ciò che rappresenta".

L’Inter si presenta stasera a San Siro con un'occasione unica. E già, perché una vittoria larga contro il Kairat può proiettarla in vetta al maxi-girone di Champions League. Il cammino recente dei nerazzurri parla di continuità - nove successi nelle ultime dieci gare tra campionato e coppe - e di una fase europea finora impeccabile: tre vittorie in altrettante giornate senza subire gol (Ajax 2-0, Slavia Praga 3-0, Union SG 4-0).

Di fronte, invece, ci sarà una squadra che ha collezionato un solo punto finora (lo 0-0 con il Pafos) e che ha già incassato passi falsi pesanti come il 5-0 col Real Madrid e il 4-1 contro lo Sporting Lisbona. Numeri che rendono la vittoria dei nerazzurri tutt'altro che un'impresa. Tuttavia, per conquistare il primato serve qualcosa in più: uno scarto di almeno tre reti permetterebbe, infatti, all’Inter di scavalcare per differenza reti Arsenal e Bayern, e conquistare la vetta assoluta della classifica.

La sfida di San Siro
La sfida di San SiroFlashscore

La comprensibile cautela di Chivu

Detto questo, ancora una volta, sarà fondamentale la gestione delle energie, ragion per cui non esistono gare facili, ma solo da vincere. Cristian Chivu, non a caso, ci ha tenuto a ricordarlo nella sua conferenza stampa: "Non ascolto le chiacchiere, so che ci aspetta una partita importante e non semplice. Non è mai scontato vincere in Champions League. Affrontiamo una squadra che ha superato quattro turni preliminari, eliminando anche il Celtic".

Il tecnico ha voluto sottolineare la necessità di rispettare l’avversario. Solo così si potrà avere la concentrazione necessaria per imporre il proprio gioco e, magari, vincere in goleada. Per riuscirci, l’Inter dovrà combinare aggressività offensiva e ordine tattico, sfruttando l'evidente divario tecnico che la separa dall'avversario.

La situazione di classifica dell'Inter in Champions League
La situazione di classifica dell'Inter in Champions LeagueFlashscore

Il sorriso di Lautaro

Per quanto riguarda il reparto offensivo, la buona notizia è il ritorno in lista di Marcus Thuram: "Finalmente ho tutti gli attaccanti a disposizione. Posso sfruttare anche le sostituzioni...", ha ammesso Chivu che ha voluto affrontare anche il caso Lautaro, ma solo con l'obiettivo di togliere la pressione dalle spalle dei singoli che, in questo caso, sono quelle del suo capitano.

Quell'espressione seria, tipica di chi non segna quanto vorrebbe, si è impadronita, infatti, del leader nerazzurro. Il tecnico, però, ha voluto fargli capire che il lavoro del gruppo serve proprio a compensare eventuali e fisiologici periodi meno prolifici: "Deve sorridere di più. Deve essere felice".

Difesa: di ferro in Europa, ballerina in Serie A

Dietro, invece, la netta differenza di rendimento tra Champions e campionato resta un tema aperto. L'Inter non ha subito nemmeno un gol in Europa, mentre in Serie A ne ha già incassati 12. Una discrepanza che potrebbe essere attribuibile al fatto che il tecnico rumeno stia sperimentando in campionato alcuni meccanismi che potranno rivelarsi utili sul lungo periodo, dopo un necessario rodaggio. O, forse, e questo sarebbe preoccupante, i suoi ragazzi non hanno lo stesso livello di concentrazione anche in Italia. Vedremo.

Tornando ai singoli, De Vrij e Acerbi hanno alternato prestazioni opache. Prova ne sia l'utilizzo recente di Bisseck accanto agli intoccabili Bastoni e Akanji: "La responsabilità delle scelte è solo mia - ha tagliato corto Chivu - . Ho tanti calciatori bravi che possono essere scelti a seconda del momento e dell’avversario".

All'Inter non manca di certo il talento per puntare al poker europeo e al primo posto in classifica che non sarà importante soltanto per una mera questione di punti. Anche sotto il profilo mentale, infatti, arrivare al giro di boa in testa aiuterà i nerazzurri ad affrontare la seconda metà del maxi girone, quella più difficile, con uno spirito positivo.

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A cominciare dalla trasferta sul campo dell'Atlético Madrid del prossimo 26 novembre, alla quale seguiranno gli impegni contro il Liverpool e l'Arsenal in casa e la gara conclusiva sul campo del Borussia Dortmund. Insomma, meglio evitare di perdere punti ora.