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Champions League, Guardiola mette in discussione sé stesso dopo la debacle del City a Torino

Pep Guardiola a Torino
Pep Guardiola a TorinoBest Images / Actionplus / Profimedia
L'allenatore della squadra inglese ha ammesso che si sta interrogando sulle sue recenti prestazioni dopo l'ennesima sconfitta dei suoi uomini in un pessimo periodo. Aver perso in casa della Juventus ha ulteriormente fatto scricchiolare la sua barca

Il Manchester City è caduto per 2-0 in una gelida Torino, sommando così la settima sconfitta in 10 partite in tutte le competizioni, mettendo a rischio la qualificazione alla fase finale. Alla domanda dei giornalisti se stesse mettendo in discussione la sua gestione, Pep Guardiola ha risposto: "Sì, certo".

"Ovviamente mi metto in discussione nei momenti positivi e in quelli negativi", ha continuato il tecnico catalano.

Pep, sempre molto critico con sé stesso, ha poi affermato: "Sono stato stabile nei momenti buoni e lo sono anche in quelli cattivi... La mia sfida più grande è quando mi danno l'opportunità di ottenere risultati per continuare a lavorare. Se avessi perso la grande sfida della prima e della seconda stagione, non sarei qui".

Il City, campione d'Inghilterra, è appena un punto sopra gli ultimi 12 posti che portano all'eliminazione dalla Champions League. Cinque punti separano i Citizens dai primi otto posti e dalla qualificazione automatica ai quarti, con le partite contro il Paris Saint-Germain e il Club Brugge nel calendario della parte finale della fase iniziale.

Il tutto con all'orizzonte il derby contro il Manchester United previsto domenica in Premier League, dove la squadra di Guardiola è in ritardo di otto punti dal Liverpool, leader della classifica.