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Champions League, calci piazzati e sprint finale: così la Juventus può stendere il Real Madrid

Kenan Yildiz si appresta a battere un corner per la Juventus
Kenan Yildiz si appresta a battere un corner per la JuventusNICOLAS TUCAT / AFP / Flashscore by Canva

I bianconeri hanno segnato oltre la metà dei loro gol in campionato da fermo e prediligono i secondi tempi. Gli spagnoli, solidi davanti ma vulnerabili sulle palle inattive, si affidano al talento di Mbappé.

È di nuovo tempo di Real Madrid contro Juventus, una delle rivalità più iconiche della storia del calcio europeo. Quella in arrivo sarà la 22ª sfida (10 vittorie dei blancos e 9 dei bianconeri) tra le due squadre in Coppa dei Campioni/Champions League UEFA: soltanto Bayern Monaco-Real Madrid si è disputata più volte (28).

Nella capitale spagnola, le due squadre si sono hanno incrociato le loro spade in dieci occasioni con sei trionfi per i madridisti e tre per la Vecchia Signora che ha vinto cinque degli ultimi dieci precedenti, perdendone tre. 

Un incrocio che profuma di storia e che spesso ha lasciato tracce profonde nel cammino della competizione. Come dimenticare la splendida prestazione di Alessandro Del Piero al Bernabéu (che gli dedicò una standing ovation) o la magnifica rovesciata di Cristiano Ronaldo allo Stadium (idem) poco prima di sfilarsi la casacca blanca per indossare quella bianconera?

Il confronto porta tradizionalmente bene al Real Madrid: in tre delle ultime quattro occasioni in cui i blancos hanno affrontato la Juventus, hanno poi alzato il trofeo nella stessa stagione (2013-14, 2016-17 e 2017-18). L’unica eccezione risale al 2014-15, quando i bianconeri eliminarono il Madrid in semifinale con un complessivo 3-2.

Calci piazzati: l'arma bianconera

Il primo tema tattico del confronto è chiaro: le palle inattive. La Juventus ha costruito gran parte della propria efficacia offensiva sui calci piazzati. In campionato, oltre la metà dei suoi gol (55,6%) è arrivata da fermo, e quasi uno su due (44,4%) da corner. È un dato che si scontra con una fragilità evidente del Real Madrid: in Liga, il 66,7% dei gol subiti (6 su 9) è arrivato proprio su situazioni di palla ferma.

Una tendenza che, sebbene in Europa si sia finora attenuata (l’unico gol subito dai merengues è arrivato su azione), resta una crepa potenzialmente decisiva. Dall’altra parte, però, la Juventus in Champions ha mostrato un volto diverso: l’83,3% dei suoi gol sono arrivati su azione, e solo uno da palla ferma. Un segnale di crescita offensiva, ma anche di una maggiore varietà nel modo di colpire.

Juve, meglio nel secondo tempo

Quando la partita entra nel vivo, la Juve accelera. Il Real Madrid in campionato ha realizzato il 70% dei suoi gol in area di rigore, confermando la sua pericolosità quando riesce a consolidare il possesso negli ultimi metri. E in Europa, la tendenza è ancora più marcata: sei reti su sette (85%) sono arrivate dagli ultimi 16 metri.

La Juventus, invece, ha un’abitudine ben precisa: segnare nel secondo tempo. In Serie A, due terzi dei gol (66,7%) arrivano nella ripresa e addirittura il 44,4% nell’ultimo quarto d’ora. Un dato che trova conferma anche in Champions, dove i bianconeri hanno realizzato tutti e sei i loro gol (100%) nel secondo tempo.

La preview della sfida del Bernabéu
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Un altro aspetto interessante riguarda le conclusioni: il Real Madrid è la squadra più produttiva della Champions 2025-26 con 48 tiri totali e 27 nello specchio (15 contro il Marsiglia e i 12 contro il Kairat). 

Infine, una curiosità non trascurabile: la Juve ha incassato quattro dei suoi sette gol in campionato e due su sei in Champions da mancini, un fattore che rende ancora più pericoloso un giocatore come Arda Güler, oggi uno dei più in forma del Real.

Mbappé, il leader della nuova era blanca

Il simbolo del Real Madrid di questa stagione, però, ha un nome solo: Kylian Mbappé. L’attaccante francese è capocannoniere della Champions League 2025-26 con cinque reti, frutto di una doppietta al Marsiglia e di una tripletta al Kairat.

I numeri di Mbappé in Europa
I numeri di Mbappé in EuropaOpta

Con questi numeri, Mbappé ha eguagliato due precedenti illustri: Filippo Inzaghi (Milan 2002-03) e Cristiano Ronaldo (Real Madrid 2013-14), entrambi poi vincitori della competizione. E non è tutto: il francese ha già messo insieme 15 gol in 11 partite stagionali, numeri da fuoriclasse assoluto che lo consacrano come il nuovo faro dell’attacco blanco.

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