La UEFA ha autorizzato il Barcellona a giocare le partite di Champions League nel Camp Nou parzialmente ristrutturato, come annunciato mercoledì dal club catalano.
Il via libera arriva a pochi giorni dal ritorno del Barça alle gare di campionato nello storico stadio, rimasto chiuso oltre due anni per lavori di ammodernamento.
I blaugrana ospiteranno l’Eintracht Francoforte al Camp Nou il 9 dicembre, poco più di due settimane dopo la reinaugurazione contro l’Athletic Bilbao, in programma il 22 novembre.
In un comunicato, il Barcellona ha precisato che “la UEFA ha accolto la richiesta, ritenendo che tutti i requisiti necessari siano stati soddisfatti.”
Il ritorno al Camp Nou chiude un capitolo lungo e travagliato, segnato da continui rinvii dovuti ai ritardi nei lavori e ai ritardi nell’ottenimento delle licenze di sicurezza, che avevano più volte ostacolato la riapertura dello stadio.
I catalani sono stati costretti, in un’umiliante parentesi, a disputare le prime due partite stagionali nel piccolo stadio di allenamento Johan Cruyff, capace di ospitare appena 6.000 spettatori, a causa della mancata autorizzazione per il Camp Nou per motivi di sicurezza.
Successivamente, le gare casalinghe sono state trasferite all’Olimpico di Montjuic, con una capienza di 55.000 posti.
Ritorno con 45mila spettatori
Il ritorno al Camp Nou avverrà contro l’Athletic Bilbao, con una capienza provvisoria di 45.401 spettatori: una volta completato l’anello superiore, lo stadio potrà ospitare fino a 105.000 tifosi.
All’inizio di novembre, il club aveva già aperto le porte a 23.000 tifosi per una sessione di allenamento, come evento-test nel processo di riapertura.
I ritardi nei lavori hanno avuto un impatto economico significativo sul club, che punta sugli introiti dello stadio per consolidare la propria stabilità finanziaria. Secondo le stime, il Barcellona sta investendo circa 1,5 miliardi di euro (1,74 miliardi di dollari) nella ristrutturazione.
