Dopo la vittoria dell'andata, il Paris Saint-Germain batte l'Arsenal anche al ritorno e torna in finale di Champions dopo 5 anni: decisivo il 2-1, che si somma all'1-0 ottenuto all'andata a Londra. Il 31 maggio i transalpini sfideranno l'Inter.
Buon Arsenal ma PSG avanti
Costretto a scendere in campo per ribaltare lo 0-1 dell'andata, è l'Arsenal a partire meglio della gara di ritorno del Parco dei Principi: tra minuti e Declan Rice mette paura a Gianluigi Donnarumma svettando di testa su Marquinhos e spedendo la sfera poco fuori, poi è il portierone azzurro a blindare la porta: prima salva con un gran riflesso in mischia su Gabriel Martinelli, poi sventa con un tuffo rapido sul mancino ben piazzato di Martin Odegaard.
Il PSG, timido e passivo nei primi minuti, resiste alla sfuriata degli ospiti e prende confidenza con l'area avversaria pian piano con una ripartenza finalizzata da Khvicha Kvaratskhelia, che prende il palo con un sinistro a giro dalla sua zolla preferita.
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Sbloccatasi mentalmente, la squadra di Luis Enrique passa poco dopo, al 27esimo: Fabian Ruiz controlla alla grande al limite dell'area a scaglia un mancino potente che il connazionale David Raya non riesce a salvare.
Sul 2-0 complessivo, il Paris Saint-Germain va vicino al gol che avrebbe chiuso la qualificazione con Bradley Barcola, che dopo un contropiede non ha avuto la freddezza necessaria per realizzare il 2-0, un risultato che sarebbe stato sicuramente troppo per i londinesi che hanno continuato a provarci anche nel quarto d'ora finale, ma senza trovare lo spiraglio giusto.
Due gol e un rigore parato
Al rientro dall'intervallo, è ancora l'Arsenal a provarci maggiormente soprattutto con i calci piazzati, una delle grandi armi del club inglese.
Il PSG resiste e deve nuovamente ringraziare il suo portiere, che toglie le ragnatele dalla sua porta salvando sul tiro dalla distanza di Bukayo Saka.

All'improvviso, un fallo di mano di Myles Lewis-Skelly su tiro di Achraf Hakimi, ravvisato dal VAR senza che nessuno avesse protestato, viene punito con il penalty ma dal dischetto Vitinha calcia in maniera prevedibile e David Raya para, evitando il 2-0 che avrebbe chiuso la qualificazione.
Ma passano appena tre minuti e questa volta il raddoppio arriva: Achraf Hakimi approfitta di una mezza dormita della retroguardia inglese e piazza un gran destro su cui questa volta l'ex portiere del Brentford non arriva.
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L'Arsenal sembra spacciato ma quattro minuti dopo trova il 2-1 con Bukayo Saka, dopo un contatto Leandro Trossard-Marquinhos non sanzionato e una serie di rimpalli favorevoli.
Ma nel finale di gara non c'è tempo e modo per il clamoroso ribaltone, soprattutto dopo il 2-2 fallito proprio da Bukayo Saka dopo un'uscita a vuoto di Gianluigi Donnarumma che avrebbe potuto dare un senso alla sfida.