Visto quanto è accaduto nelle scorse ore in Spagna con l'improvviso blackout e una situazione di disagio diffuso durata parecchie pre, sicuramente qualcuno avrà ripensato al 2010 e all'eruzione del vulcano Eyjafjallajökull che paralizzò gli aeroporti di mezza Europa e costrinse il Barcellona ad arrivare a Milano in pullman.
A quindici anni di differenza c'è sempre una semifinale di Champions League tra Inter e Barcellona nel mezzo e un singolare caso attualmente irrisolto a fare da cornice al match, che dovrebbe comunque disputarsi regolarmente mercoledì sera a Montjuic.

Ripensando all'impresa nerazzurra ovviamente è cambiato tutto, anche lo stadio dove si disputerà la gara (i catalani torneranno al Camp Nou solamente dal prossimo anno, lavori permettendo) e l'ordine delle due gare, visto che in quel caso era il ritorno a disputarsi in terra spagnola.
FLICK: "L'INTER È UN RIVALE COMPLICATO MA SIAMO PRONTI"
Rispetto alla doppia sfida dell'ottobre 2022 (1-0 in Italia e 3-3 in Spagna) invece non è cambiato molto, perlomeno in casa Inter. Hakan Calhanoghlu, in gol all'andata, Nicolò Barella e Lautaro Martinez ci saranno nuovamente, a differenza di Ousmane Dembele, Robert Lewandowski e Robin Gosens.
Stati d'animo differenti
L'Inter non poteva arrivare a questo appuntamento così atteso in condizioni peggiori. O forse è il contrario: era dal 2012 che non si registravano tre sconfitte consecutive con zero gol segnati, ma forse proprio da qui i ragazzi di Simone Inzaghi possono ripartire trovando le motivazioni giuste.
Perso il derby di Coppa Italia, sfumato il sogno Triplete e lasciata la vetta della classifica, il Biscione adesso deve tuffarsi a capofitto sulla Champions puntando sulle proprie virtù e sui punti deboli degli avversari.

Dall'altra parte il Barcellona avanza a vele spiegate verso il titolo in LaLiga e ha appena vinto, ai supplementari, la finale di Copa del Rey contro il Real Madrid.
Nonostante il grosso spreco di energie, considerando anche la super rimonta per da 1-3 a 4-3 contro il Celta Vigo, Hansi Flick ha dosato le forse in campionato facendo ruotare i suoi uomini contro il Maiorca.
Le assenze e i dubbi
Per la gara di andata ci sono due assenti certi e due possibili recuperi: Robert Lewandowski e Benjamin Pavard non saranno della partita, sostituiti probabilmente da Ferran Torres e Yann Bisseck, mentre Alejandro Balde e Marcus Thuram proveranno a farcela in extremis.
Se il terzino spagnolo non dovesse essere a disposizione sarà confermato Gerard Martin, mentre in caso di forfait del francese le opzioni sono Mehdi Taremi, Marko Arnautovic, Joaquin Correa o, più clamorosamente, Davide Frattesi.
Il percorso delle due: squadre diametralmente opposte
Barcellona e Inter hanno disputato una prima fase della competizione quasi impeccabile, e poi proseguito egregiamente.
I nerazzurri hanno disputato 12 partite vincendone ben 9 e perdendo solamente a Leverkusen, nei secondi finali di gara. Fuori casa hanno vinto a Berna, Praga, Rotterdam e Monaco di Baviera pareggiando all'esordio all'Etihad, e subendo appena 5 reti, più della metà contro il Bayern. Il risultato più ricorrente è stato l'1-0, capitato ben 4 volte.
INZAGHI: "VOGLIAMO GIOCARCI QUESTE DUE SEMIFINALI DA VERA INTER"
Il Barcellona è squadra molto meno solida difensivamente, anche in virtù dell'età e dell'inesperienza di alcuni interpreti, ma più decisamente più estrosa e straripante davanti: anche i blaugrana hanno vinto 9 volte, perdendo al debutto in casa del Monaco e poi a Dortmund, in un match quasi inutile visto il parziale dell'andata.

Il conteggio dei gol fatti e subiti è impietoso: le reti all'attivo sono 37, quasi il doppio di quelli della banda di Inzaghi (19), e per ben tre volte Lamine Yamal e compagni sono riusciti a segnare dei poker (contro Young Boys, Stella Rossa e Benfica).
Solo una volta il Barça ha steccato in casa in Europa in questa stagione, contro l'Atalanta: sarà dunque d'obbligo per Simone Inzaghi e il suo staff andare a ripassare quel match in cui la Dea riuscì due volte a rimontare.