Su Prime Video Carlo Ancelotti ha commentato, brevemente, il successo per 4-2 sul Napoli. Nel Real Madrid non c'erano Courtois, Vinicius Jr. e Modric, ma il tecnico emiliano ha ribadito: "Io penso sempre a quelli che ci sono, non a quelli che non ci sono, e stanno facendo tutti bene. E' stata una partita equilibrata. Noi siamo riusciti a prevalere nel finale grazie a un'energia che sembrava non avessimo ma che abbiamo ritrovato. Mi è piaciuta tutta la partita, si poteva difendere meglio ma davanti abbiamo fatto bene".
Su come ha trovato i suoi avversari, Ancelotti ha commentato: "Il Napoli ha qualità, ha un'ottima organizzazione, è una squadra molto molto temibile perché ha varie risorse".
Ancelotti ha poi parlato della gestione, che l'ha portato a pescare Paz dalla panchina: "La gestione è semplice perché ne abbiamo undici e non c'è pericolo di sbagliare la formazione. Tutti stanno facendo uno sforzo supplementare. Oggi abbiamo mostrato anche alcuni giovani, Nico Paz e altri ancora ce ne sono. Qui c'è un buon ambiente, sono tutti molto motivati e questo ci permette di stare a buon livello nonostante gli infortuni".
L'ex Milan, Chelsea, PSG non ha voluto poi commentare il suo futuro che lo vedrebbe allenatore della Nazionale brasiliana, glissando con un "Potete fare un'altra domanda...".
La replica di Mazzarri
Poi è intervenuto Walter Mazzarri, che recrimina: "Prima di prendere il 3-2 avevamo creato 2-3 presupposti per poterla vincere e andare in vantaggio. Sono contento della prova in generale. Sapevamo che il Real Madrid in ripartenza è micidiale. Quando sei in vantaggio è normale che tenti il tutto per tutto e concedi qualcosa in più, sul 2-2 si poteva stare più attenti e non farli ripartire. Stavamo giocando veramente bene, avevo la sensazione che potessimo andare in vantaggio".
Il tecnico del Napoli ha commentato il simbolico abbraccio con Anguissa: "Ho trovato un gruppo eccezionale, unito, che ha voglia di allenarsi e stare insieme. Penso che qui si possa fare davvero bene perché quando ci sono anche i valori umani si può fare bene".
Poi il discorso si è spostato su Osimhen e la sua mancata titolarità: "Sì, era programmato. Era rientrato con l'Atalanta e aveva 20-25' di autonomia a Bergamo, oggi avevamo pensato di fargli fare un tempo per recuperarlo per l'Inter e le gare successive. Non si poteva rischiare un risentimento e per questo l'inserimento è stato graduale".