A Carlo Ancelotti la vita è cambiata sotto ogni aspetto. È passato dal vivere a Madrid e lottare per la Liga e la Champions League a essere sorpreso dalla Bolivia a oltre 4.000 metri di altitudine. Ora si gode la vita a Rio, una città che "adora"; segue con attenzione il suo Real Madrid per osservare i brasiliani del club. Ammira la competitività del Brasileirao e allena il Brasile, una nazionale che non sta attraversando il suo momento migliore ma che vuole lottare per il Mondiale 2026.
In un’intervista con AS, Ancelotti ha parlato della situazione del Real Madrid. L’allenatore ha raccontato, dalla sua esperienza, cosa significa un pareggio o un risultato negativo a Chamartín.
"Non si può vincere sempre"
"Non posso dargli nessun consiglio. Guardo tutte le partite del Madrid perché voglio vedere come stanno i brasiliani e vedo la squadra in ottima forma. Ha vinto quasi tutte le partite, ma purtroppo nel calcio non si può vincere sempre. A volte bisogna accontentarsi di un pareggio. Una cosa che ho imparato al Real Madrid è che qui un pareggio è l’anticamera di una crisi (sorride, ndr). Non si scherza. Bisogna abituarsi. Sappiamo che la grande valutazione di un allenatore sono i risultati, e finora i risultati sono stati eccezionali. Primi in solitaria in Liga e tra le prime otto in Champions. Cosa possiamo chiedere di più a Xabi?", ha detto.

L’italiano ha inoltre mostrato fiducia, assicurando che per Xabi arriveranno successi in questa fase come allenatore del Real Madrid. "Ovviamente sì. Vedo una squadra solida, soprattutto in difesa, e molto efficace davanti. Mbappé sta facendo benissimo ed è tornato Bellingham. Credo che Xabi possa avere successo senza alcun problema".
Ancelotti, infine, si è tirato fuori dalle domande sullo stato fisico di Neymar e sulla sua possibile partecipazione al Mondiale: "Nessuno può mettere in discussione il talento di Neymar, ma ultimamente ha avuto problemi di infortuni. Ora è tornato a giocare, ma deve ritrovare la sua migliore condizione fisica. È normale nel calcio di oggi, dove c’è molta esigenza fisica e grande intensità."
