Union Berlino – RB Lipsia 3-1
Il Lipsia sta vivendo una stagione eccellente, ma il problema è che il Bayern è ancora più forte, quindi le ambizioni della squadra sassone sono rivolte soprattutto a consolidare il secondo posto. Dall’altra parte c’era l’Union, che nonostante due sconfitte nelle ultime due partite, si manteneva a metà classifica.
I primi a rendersi pericolosi sono stati gli ospiti al 10’, dopo un calcio d’angolo: Yan Diomande ha provato la fortuna al volo dal limite dell’area, ma il suo tiro è finito a lato del palo sinistro. Lo stesso Diomande, poco dopo, si è messo in mostra con una bella azione personale: ha ricevuto palla vicino al cerchio di centrocampo e si è lanciato in uno slalom fino all’area dell’Union.
Il Lipsia è entrato meglio in campo nel primo tempo creando qualche apprensione ai padroni di casa. L’Union, però, ha alzato il pressing e dopo una bella combinazione, Oliver Burke ha messo a segno una splendida finta e poi, con un tiro sotto la traversa, ha portato in vantaggio i berlinesi. Ma dopo meno di un’ora di gioco, il punteggio è tornato in parità: il subentrato Tidiam Gomis ha raccolto palla al limite dell’area e con un tiro rasoterra sul primo palo ha ristabilito l’equilibrio.
Ma la parola finale è spettata ai padroni di casa. Il difensore esperto Christopher Trimmel ha servito un cross perfetto in area, dove Ansah ha trovato il tempo giusto e, con un colpo di testa imparabile, ha deciso la partita a favore dell’Union. Nel recupero, Tim Skarke ha chiuso i conti con un tiro rasoterra sul palo. Grazie a questi tre punti, l’Union è salito nella top ten della classifica.
Angers-Nantes 4-1
Partendo dal penultimo posto e con otto punti di distacco dagli avversari, il Nantes aveva bisogno di una scossa, soprattutto dopo l’esonero dell’ex allenatore Luís Castro avvenuto in settimana.
L’Angers però è partito meglio e ha sbloccato il risultato al 16’, quando l’arbitra Stéphanie Frappart ha assegnato un rigore per un tocco di mano di Tylel Tati, permettendo a Himad Abdelli di trasformare con freddezza dagli undici metri.
I padroni di casa hanno continuato a controllare il gioco anche nella ripresa e, allo scoccare dell’ora, hanno raddoppiato il vantaggio con una transizione fulminea. Louis Mouton ha orchestrato l’azione, servendo Sidiki Cherif, che ha dovuto superare due difensori prima di riuscire a liberarsi e battere Anthony Lopes con un rasoterra.
Fabien Centonze ha ridato speranza al Nantes con una conclusione potente da posizione defilata, dimezzando lo svantaggio, ma gli ospiti hanno chiuso i conti all’87’: Abdelli ha calciato forte, la respinta di Lopes è finita sui piedi del subentrato Harouna Djibirin, che ha appoggiato in rete per sigillare i tre punti. Un altro subentrato, Lilian Raolisoa, ha reso il risultato ancora più rotondo nei minuti di recupero.
Real Sociedad-Girona 1-2
Non molto tempo fa, questa sfida era sinonimo di entusiasmo, calcio offensivo e ambizioni europee. Tuttavia, la memoria non sempre giova a certe squadre dal passato glorioso e dal presente incerto. Ora bisogna lavorare sodo, sperando di superare come si può questo periodo di transizione in cui l’unico obiettivo sembra essere la salvezza e poco altro.
In questo contesto, era il Girona a trovarsi nella situazione peggiore. Dopo l’ultima disputa interna tra Míchel e il suo secondo portiere, Livakovic, il loro stile di gioco non sembra più funzionare come prima. Cercare di attaccare quando i tuoi attaccanti, nonostante i milioni spesi, come Vanat, sono lontani dalla forma migliore e la difesa fa acqua da tutte le parti, rischia di essere più dannoso che utile.
Così la Real Sociedad è riuscita a rompere l’equilibrio nel primo tempo. Dopo alcune occasioni da gol nitide per Kubo e Brais Méndez, e un cross molto pericoloso di Sergio Gómez, Zubeldia ha lanciato Guedes dalla difesa che si è trovato solo davanti a Gazzaniga, approfittando della disattenzione e del cattivo posizionamento della retroguardia catalana. Solo Vitor Reis ha provato a intervenire, ma gli sono mancati un paio di metri per impedire al portoghese di segnare l’1-0. Sembrava che anche il portiere potesse fare qualcosa di più.
Il Girona, che cercava spesso Ounahi tra le linee, mancava di idee fresche e di intensità nel pressing alto. Bryan Gil non riusciva a superare Aramburu e sull’altra fascia, Tsygankov è riuscito a impensierire Remiro solo una volta, ma che conclusione: il portiere ha salvato il gol con un intervento straordinario. Troppo poco per sperare nella rimonta... anche se restava tutta la ripresa.

Con un cambio per parte, è stato il Girona, più bisognoso di punti, a prendere l’iniziativa dopo l’intervallo. Bryan Gil, instancabile, e Arnau hanno avuto le prime vere occasioni per pareggiare. La Real, troppo passiva, ha lasciato troppo campo agli avversari, che hanno preso il controllo totale. Quando Sergio Francisco, molto discusso, ha provato a rimediare con i cambi, era ormai tardi. Il copione era cambiato e Tsygankov ha deciso di combinare con Ounahi per trovare lo spazio giusto e battere Remiro. Gol meritato... e restava ancora un quarto d’ora da giocare.
Il Girona, con l’inerzia dalla sua parte, non si è lasciato sfuggire l’occasione. Liberatosi dall’ansia di dover rimontare, ha continuato ad attaccare con lucidità, quella che era mancata nel primo tempo. E ha trovato il colpo grosso in un’azione di Álex Moreno finalizzata da Tsygankov con un colpo di tacco raffinato che ha lasciato Remiro senza scampo e ha affondato i txuri-urdin, giocatori e tifosi, sull’1-2.
Con i tifosi che abbandonavano lo stadio senza più speranze di strappare un pareggio, impotenti di fronte alla propria squadra, il Girona ha potuto godersi senza problemi il successo e allontanarsi, almeno per ora, dalla zona retrocessione.
