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Brasile, la corte analizza la nuova richiesta di scarcerazione dell'ex Milan Robinho

Robinho con la maglia del Milan
Robinho con la maglia del MilanMANUEL BLONDEAU / AOP PRESS / DPPI via AFP
L'ex attaccante dei rossoneri e del Real Madrid è detenuto per stupro in un carcere nello stato di San Paolo. I suoi legali chiedono di sospendere la pena che sta scontando da ormai un anno esatto

La plenaria della Corte suprema del Brasile ha aperto il processo sul ricorso presentato dalla difesa del 41enne Robinho (Robson de Souza), per ottenere la scarcerazione dell'ex calciatore, condannato per stupro in Italia e attualmente detenuto in un carcere nello stato di San Paolo.

L'ex attaccante della nazionale brasiliana e del Milan è stato condannato in Italia a nove anni di prigione per abuso sessuale di gruppo: un episodio avvenuto in una discoteca di Milano nel 2013. I legali chiedono di sospendere la pena che l'atleta sta scontando già dal marzo 2024, nel penitenziario di Tremembé.

Nel novembre scorso la Corte aveva già respinto un'altra richiesta di libertà. Nelle mozioni di chiarimento che inizieranno a essere analizzate questo venerdì, la difesa sostiene che nel 2024 i giudici hanno omesso di pronunciarsi sull'habeas corpus.