Il premio viene votato da oltre 200 scrittori e redattori appartenenti alla PBWA e premia il giocatore NBA che eccelle sia in campo che nel mostrare "cooperazione e grazia nel trattare con i media e i fan", secondo l'organizzazione.

Si tratta del secondo Johnson Award per Stephen Curry, che ha vinto anche nel 2016. Damian Lillard (2017, 2020) e Shane Battier (2007, 2013) sono gli altri due in grado di trionfare in due occasioni.

I finalisti del premio erano cinque: Curry, Bam Adebayo (Miami Heat), DeMar DeRozan (Chicago Bulls), Rudy Gobert (Minnesota Timberwolves) e Tyrese Haliburton (Indiana Pacers).

Curry ha vinto quasi tutti i premi nelle sue 15 stagioni da quando i Golden State Warriors lo hanno selezionato con la scelta n. 7 nel Draft NBA del 2009. Tra le onorificenze, spiccano i due MVP della lega, i quattro titoli NBA, le 10 presenze nell'All-Star game e le quattro selezioni nella prima squadra All-NBA.

Per la stagione 2022/23, Curry ha vinto il J. Walter Kennedy Citizenship Award ed è stato nominato campione di giustizia sociale, ottenendo il Kareem Abdul-Jabbar Trophy.

Nella stagione 2023/24, il nativo di Akron ha registrato una media di 26,4 punti, 4,5 rimbalzi e 5,1 assist ed è stato nominato Clutch Player of the Year.