Ancora una doppietta McLaren, questa volta al Gran Premio di Miami, con un'altra vittoria, la terza di fila, per l'australiano Oscar Piastri, ora leader del Mondiale, sul compagno di scuderia Lando Norris. Al terzo posto il britannico George Russell su Mercedes, quarto il campione del mondo Max Verstappen, su Red Bull.
La Ferrari ha ottenuto il settimo e ottavo posto, rispettivamente con Charles Leclerc e Lewis Hamilton, preceduti al sesto posto da Kimi Antonelli su Mercedes.
Una volta confermato che il temporale non avrebbe ostacoloto la gara, la corsa ha preso il via con Verstappen che ha mantenuto la sua meritata pole position e Norris che ha mostrato ancora una volta la sua decantata inconsistenza, scendendo al sesto posto.
L'altro protagonista è stato Doohan che ha forato e fatto uscire la safety car virtuale. Dopo la ripartenza, Norris ha iniziato la rimonta, mentre Piastri ha cercato senza successo di superare l'olandese della Red Bull.
Piastri, nuovo leader
Il leader del Mondiale, con l'aiuto del DRS, ha superato Verstappen al 14esimo giro. Norris ha seguito l'esempio, dando una "gomitata", tre giri dopo, ma già molto indietro sul compagno di squadra. La Mercedes ha atteso la scivolata di Max per centrare il podio, che Russell ha raggiunto poco dopo, mentre Sainz ha ceduto volontariamente il sesto posto ad Albon a causa dell'aumento dell'usura degli pneumatici.
Come se non bastasse, lo spagnolo ha cambiato le gomme poco prima di un'altra safety car virtuale, causata dal ritiro di Bearman. Tutti hanno approfittato di questa circostanza per rientrare ai box e perdere meno tempo. È così che Leclerc ha superato Sainz.
Nella lotta in pista per riconquistare il suo posto, Hamilton si è messo in mezzo e ha convinto la Ferrari a togliere di allontanare Leclerc perché aveva gomme migliori.
Il cacciatore e la caccia
L'azzardo di Hamilton si è ritorto contro di lui. Non solo non è riuscito a prendere Antonelli per il sesto posto, ma non è nemmeno riuscito a staccare Leclerc. Così al box lo hanno costretto a cedere la posizione al monegasco. Un monumento per l'inglese che, almeno, non è stato superato all'ultima curva da Carlos Sainz, che ha chiuso al nono posto.