Nella finale dell'ATP di Vienna, Sinner fatica non poco contro il n.3 del mondo Alexander Zverev, che prima di questo match era in vantaggio 4-3 nei precedenti tra i due, anche se gli ultimi due scontri diretti erano stati appannaggio dell'altoatesino.
Il tedesco è in forma, gioca bene con la sua terribile curva al servizio e concede poco, mentre l'altoatesino sembra meno sicuro rispetto alle partite precedenti, cercando spesso nel primo set di uscire dalle difficoltà variando il gioco con palle corte che non sempre risultano precise.
Funzionano meglio nel secondo e nel terzo, così come le prime che dal 58% nel primo set passano a 75% nel secondo. Nel terzo set dopo due scambio magnifici l'altoatesino conquista il break decisivo che gli consente di aggiudicarsi l'ATP di Vienna per 3-6 6-3 7-5.
Sinner falloso, Zverev alza il livello
Inizia bene Sinner mettendo pressione al tedesco e procurandosi subito una palla break, ma Zverev grazie al servizio riesce a sventare il pericolo e chiudere il gioco. Un Sinner concreto al servizio si riaffaccia avanti nel terzo gioco, portandosi 0-30, ma ancora una volta il tedesco riesce a rimontare e chiudere il game.
L'altoatesino, fin lì concreto, mostra cedimenti nel quarto, dove commette troppi errori concedendo al n. 3 del mondo due break point, e al secondo un dritto lungo lo porta in vantaggio 3-1. L'altoatesino prova a recuperare il gap nel quinto, portandosi 15-40, ma il tedesco è ancora una volta chirurgico e col servizio riesce prima a trovare la parità, poi a chiudere il gioco.
Un Sinner nervoso alla battuta rischia il secondo break regalando due opportunità con una scelta della palla corta bizzarra e imprecisa, ma alla battuta rimette le cose a posto. Non ci sono altre opportunità nel primo parziale e il tedesco può chiudere al servizio 6-3 dopo 47 minuti.
La reazione di Sinner
Nel secondo set, dopo una tranquilla gestione del proprio turno di battuta, l'altoatesino mette pressione al tedesco procurandosi due palle break e andando a segno con una demivolée dopo una palla corta che costringe Zverev a rete.
Sinner conferma il break al servizio lasciando a zero il tedesco per un parziale di punti di 7-0. L'altoatesino accelera, mette in difficoltà il tedesco che fatica alla battuta, ma tiene il servizio. L'azzurro prova a variare il gioco ancora con le palle corte che però stavolta risultano imprecise e si complica la vita nel quinto facendosi rimontare dal 40-15, ma alla fine ai vantaggi riesce a tenere il gioco senza dover affrontare palle break. Palle break che non arrivano neanche nei turni successivi e l'altoatesino può chiudere il secondo parziale 6-3 in 43 minuti. Si va così al terzo set per decidere il vincitore del match.
La zampata dell'azzurro per il break decisivo
Nel terzo set Zverev dimostra subito di voler vendere cara la pelle e lotta punto a punto con l'altoatesino, che però alza il livello e nel quinto gioco si procura due palle break. Il tedesco riesce ad annullarle con un po' di fortuna, poi col servizio riesce a rimettere le cose a posto.
Nel sesto gioco Sinner si tocca la coscia sinistra facendo temere il peggio. L'altoatesino sembra più rigido ma non dà segni di cedimento, anche se l'incontro resta in bilico perché il tedesco al servizio è più solido che mai, facendo registrare un 80% di prime. Sinner sembra meno mobile ma la battuta gli viene in soccorso per accorciare al minimo gli scambi e registra anche il 10° ace.
Il campione sale in cattedra nell'undicesimo gioco. Sul 5-5 l'altoatesino costringe ai vantaggi il tedesco, poi dopo un lungo scambio in cui i due si scambiano fendenti da fondocampo conquista una fantastica palla break con un rovescio lungolinea, e il dritto lungo successivo di Zverev lo manda al servizio per il match. Sinner non sbaglia, chiude il gioco a zero dopo 2 ore e 30 e conquista l'ATP 500 di Vienna.
Sinner: "È stata una grande performance"
"È una vittoria molto importante per me e sono contento di aver vinto un altro titolo. È stata una grande performance". Così Jannik Sinner dopo il successo su Alex Zverev nella finale del torneo Atp di Vienna.
"La finale era cominciata malissimo ma ho provato a rimanere incollato alla partita dal punto di vista mentale. La cosa più importante è stato cercare di non mollare e di rimanere lì - ha proseguito il n.2 l mondo -. Ho cercato di fare le scelte giuste nei momenti giusti e la chiave è stata servire bene e risparmiare le energie nei miei turni di battuta. Questa vittoria mi fa sentire benissimo". Il titolo odierno è il 22/o in carriera per lui sul circuito Atp, il quarto del 2025.
