Niente impresa per Gianmarco Tamberi. L'italiano, alla prima gara stagionale dopo l'operazione al ginocchio che lo ha tenuto fermo a lungo, salta 2,16 metri fallendo poi i tre tentativi a 2,20 metri e non va oltre il 10° posto nella gara di salto in alto del Golden Gala a Roma. Chiude in quinta posizione, invece, Matteo Sioli con un salto da 2,23 metri mentre Manuel Lando è 7°. A vincere la gara è stato il coreano Woo con 2,32 metri mentre alle sue spalle chiudono rispettivamente l'ucraino Doroshchuk e il giamaicano Beckford.
"La mia condizione non poteva essere quella delle grandi manifestazioni. Il mio era un modo per essere presente con i tifosi, per ritrovare il fuoco che la gara riesce a darti e per testare le condizioni del ginocchio. Dispiace non essere riuscito a fare un paio di misure in più che magari potevo anche fare, ma è normale quando non ci sono le condizioni fisiche e tecniche", ha detto l'oro olimpico di Tokyo dopo la gara di salto in alto al Golden Gala di Roma che lo ha visto chiudere nelle retrovie.
Il marchigiano ha poi continuato: "Dal punto di vista prestativo non aveva senso scendere in pedana. L'unica cosa che conta è che il ginocchio non abbia fatto male. Questo era un po' il capitolo finale del periodo riabilitativo, per vedere come andava il ginocchio. Sono contento perché non ho sentito nulla".
"Da oggi possiamo cominciare a lavorare per saltare in alto. Se in tre mesi riuscirò a saltare alto a Tokyo non lo so, ma non farò queste misure. L'importante è finire la stagione in questa condizione, sarebbe una vittoria nell'obiettivo verso Los Angeles", conclude.